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Cina

di Fabio Piccin

... il paese del sol levante.

Descrivere la cultura e i paesaggi Cinesi in poche righe sarebbe impensabile e riduttivo, per questo paese ricchissimo di dettagli culturali e paesaggistici. Un breve testo che metta in luce le prime sensazioni e immagini, di quanto osservato vivendo per un lungo periodo a stretto contatto con la popolazione Cinese di diverse regioni ..

Per chi come me, arriva in Cina per la prima volta, risulterà sicuramente difficile capire il caos e lo stile di vita di questo popolo, che ha tradizioni e passato molto antichi. Durante il giorno le strade e i quartieri cittadini pullulano di persone, la popolazione cinese è pari ad un quarto di quella mondiale, impegnate a vendere, comprare, giocare, portare a passeggio i bambini, c’è chi pulisce, chi riordina il proprio negozio, chi ripara biciclette, chi pubblicizza il proprio ristorante, anziani che raccontano storie passate, giovani manager ambiziosi che rientrano dal lavoro, operai di ogni genere che aspettano una commissione e chi più ne ha più ne metta.

Anche il mezzo di trasporto e la sua capienza sono a discrezione del conducente, non c’è da stupirsi infatti se si vede passare una bicicletta a tre ruote che trasporta quantità esagerate di sacchi di cemento o considerevoli pile di catone, mattoni, pezzi di automobili o di motori, frutta e verdura di ogni genere.

Camion con carico e scaricatori al seguito che dormono sul rimorchio durante i viaggi, biciclette adibite al trasporto di ogni genere, motocicli che consentono trasporti veloci di maiali appena macellati e moderni motorini mossi da motore elettrico.

La strada è sicuramente luogo di vita quotidiana e non è solamente una via per mezzi di trasporto. Tutta questa frenesia produttiva, e la quantità di persone esagerata, comportano un uso dell’ambiente abitativo, strada, casa, industria, molto diverso da quello rigoroso e ordinato dei paesi nordici in Europa. Per esempio molto spesso il popolo cinese trascura la pulizia e il rispetto delle regole di buona convivenza civile, preferendo l’antica regola "chi fa da se fa per tre" e vivendo in un continuo caos controllato unico nel suo genere.

Anche il paesaggio che si può osservare risente di questa tradizione e quindi i nuovi e grandi palazzi recentemente costruiti ravvivano l’immagine uniforme delle metropoli cittadine, composta prevalentemente da edifici residenziali dove vivono molte famiglie, piccoli negozi sulla strada, bellissimi giardini curati e strutture antiche che trasmettono un’atmosfera ricca di storie passate.

Di notte però, le cose cambiano ed il buio, filtrando e nascondendo gli sfondi più scuri e gli angoli più remoti, regala delle immagini di una Cina sconosciuta molto più appariscente e ricca di colori corposi e sfavillanti luci che affascinano lo spettatore. Probabilmente è da ricercare nel passato la tradizione e la cura delle coreografie notturne si sa infatti che fin dall’epoca di Marco Polo la Cina era famosa per i spettacolari giochi pirotecnici e gli intensi colori dei tessuti che abbellivano i palazzi imperiali. Oggi, la fantasia dei maestri delle luci, si unisce alla necessità di pubblicizzare attività commerciali, negozi e locali notturni in modo sempre più appariscente, dando vita a questa nuova forma d’arte che, con fantasia e creatività, fa nascere concentrazioni di luci a neon colorate e psicadeliche che animano le pareti dei palazzi cittadini.

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